Esiste un modo indolore per declinare un secondo appuntamento?

 

Vi siete conosciuti online e, messaggio dopo messaggio, avete deciso di incontrarvi nella vita reale. L’incontro, però, non ha sortito l’effetto sperato. Nessuna chimica, nessun click. Almeno per te. Ecco quindi che quando l’altro propone di rivedersi tu vorresti dire di no.

Esiste un modo gentile per rifiutare e fargli capire che tra di voi non è scoccata nessuna scintilla?

Rifiutare qualcuno è sempre spiacevole, e non solo per chi il rifiuto lo riceve. E riuscire a dare un due di picche senza drammi a volte può sembrare un’impresa epica. Rabbia, delusione, ritorsioni… un rifiuto può scatenare e amplificare queste reazioni lasciandoci con la paura di “fare la cosa giusta”. Ecco allora che finiamo per mettere in pratica quelle abitudini odiose come il ghosting, l’orbiting o ancora il caspering.


 

Tuttavia, non importa quanto difficile e spaventoso possa sembrare, dire di no in modo chiaro, sereno e fermo è la cosa da fare, per te e per l’altra persona.
In fondo, pensaci: quante volte sei stata tu quella appesa a un filo, controllando costantemente il telefono in attesa di un segno da parte della persona che ti piace? Non avesti preferito saperlo subito che per l’altro “non è cosa” invece che passare i giorni a farti film mentali o, peggio, paranoie? Ecco.


 

Inizia parlando di qualcosa di positivo e di specifico che è successo durante il vostro primo incontro. Per esempio “Mi piace il fatto che tu sia così appassionato del tuo lavoro”, oppure “quella storia del tuo viaggio in Perù mi ha fatto scompisciare dalle risate”.
Attenzione però: non fare accenni al suo aspetto fisico. Ricorda, lo stai rifiutando, fargli i complimenti per il fisico palestrato o su quanto sono belli i suoi occhi verdi non ha senso in questo contesto.

Una volta che hai rotto il ghiaccio con qualcosa di positivo e personale puoi passare in sicurezza al “purtroppo sento che tra noi non è scoccata la scintilla”.

Chiudi il messaggio con un “ho passato una bella serata / pomeriggio / cena ecc. ma sento che tra noi il feeling è solo platonico”.

Ed eccola lì la parola chiave: platonico, ovvero “puramente spirituale e privo di qualsiasi connotazione sensuale”. “Platonico” è l’aggettivo che vuoi usare per chiudere in maniera garbata ma inequivocabile la vostra frequentazione. Insomma, sei simpatico, sei intelligente, ma non mi fai sesso. E su quello c’è poco da ribattere. Ouch.


 

Questo canovaccio dovrebbe assicurare un rifiuto al 90% drama free. Non ha senso menzionare il fatto che credi che il rapporto con sua madre abbia sfumature edipiche, o che non reputi fare il pr in discoteca un lavoro vero a 32 anni. Perché ferirlo con qualcosa di personale quando, in fondo, è solo questione di chimica? Quando c’è, tutto il resto passa in secondo piano; se non c’è, ogni minimo difetto diventa un deterrente.

E non inventarti nemmeno che hai incontrato qualcun altro (anche se fosse vero): certo, come scusa per non andare avanti è sicuramente a prova di bomba, ma di sicuro la meno di classe. A nessuno piace essere scartato per qualcun altro.

Morale, segui il canovaccio, dì la verità e fai la cosa giusta. Per te e per l’altro. Buon dating!

 

Leggi anche: Dating: dopo il primo appuntamento, è giusto fare il primo passo?