Una nuova storia d’amore nata su Gleeden. Ce la racconta GiulioCesare55.

 

«Regolarmente in trasferta a Parigi per esigenze lavorative, all’inizio trascorrere le serate con i colleghi mi andava bene… poi ho avuto voglia di altro. Con questo pensiero in testa mi iscrivo a Gleeden, di cui avevo visto la pubblicità per strada. Ero sempre stato fedele prima di allora.

Primo passo: trovare un nome. Non facile trovarne uno capace di lasciare il segno. Poi la frase di presentazione. E anche qui sono in difficoltà, troppo poco spazio per raccontare davvero chi sono e che cosa cercavo.

Nonostante questo inizio burrascoso, ecco arrivare i primi messaggi, poi le prime chat, poi le prime foto. E poi il primo incontro, con una donna che voleva capire se fosse ora di lasciare il suo uomo. Poi un secondo, con una a cui piaceva quando la facevo godere nella sala buia di un cinema. E poi, un giorno, ho incontrato Françoise. È iniziata con qualche messaggio tranquillo, sulla passione condivisa per moda, arte e design. Poi la voglia di scoprire di più l’uno dell’altra. Scambio di accessi per l’album privato, poi invio di foto e infine l’invito per un aperitivo a fine giugno. E da li messaggi sexy, incontri furtivi, sesso frenetico nei bagni, in macchina e in ufficio, o più discreto, durante una vacanza in spiaggia.

Erano anni che non mi sentivo così! Con quella sensazione di essere di nuovo giovane, di vivere su un altro pianeta: felicità assoluta, tanto sesso, adrenalina e molto altro!

Anche lei viaggiava per lavoro e spesso era via per settimane e settimane. Ma quando tornava era ancora più bello, e quello che facevamo indimenticabile. Mi butto a capofitto in questa relazione: regali, biancheria intima, sex toys, scarpe, abbigliamento sexy per lei, per noi, per giocare insieme nella camera d’albergo dove ci ritrovavamo con gioia.

Diventa una droga. Forse la amo. Poi arriva un periodo complicato, in cui le sue scelte professionali rischiano di mandare all’aria la nostra relazione. Io sono particolarmente insistente nel vederci più spesso. Ci lasciamo per un po’, poi ci ritroviamo. Leggo la tristezza nei suoi occhi quando non posso essere a Parigi quando lei invece è in città. Non mi ha mai rivelato i suoi sentimenti, ma mi sembrava di capirli dalle parole che sceglieva. Lei, sempre così brillante, vivace, intelligente, non rivelava sé stessa per proteggersi.

Dopo 18 mesi, mia moglie si è resa conto che qualcosa non andava, che non ero più lo stesso. Avevo perso 10 kg. Fisicamente presente ma di fatto sempre assente, con quell’espressione di gioia un po’ vaga in faccia. Le donne capiscono subito certe cose. Questo paradossalmente ci ha avvicinato. È diventata più esigente e ha ripreso a cercarmi.

Se mi guardo indietro, mai avrei pensato di stare con una donna 12 anni più giovane di me. Sono fedele nella mia infedeltà. “Non avrai altre amanti all’infuori di lei”».

 

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