Dopo il Sexting è arrivato il “Sexfie”, ovvero l’invio di selfie in pose sexy o comunque dal forte carattere erotico. Ma attenzione! Questo gioco terribilmente eccitante non è privo di rischi, soprattutto quando il Sexfie è condiviso con qualcuno che non è il nostro partner ufficiale. Leggete attentamente le istruzioni!

di Pierre des Esseintes
 

Prima di chiudervi nel bagno dell’ufficio per far vedere al vostro (o alla vostra) amante fino a che punto vi manca, forse è il caso di porsi prima la seguente domanda: quanto vi fidate davvero di questa persona che avete incontrato su Gleeden qualche settimana fa e con cui siete andati a letto un paio di volte? Avete trenta secondi per rispondere. Dopodiché sarà troppo tardi…

Non fatevi ingannare dalla facilità con cui è possibile, sotto l’impulso di un’eccitazione passeggera, mo

strarsi senza veli in atteggiamenti intimi da una persona pressoché sconosciuta. Il virtuale permette di fare cose che purtroppo non spariscono una volta che il momento dell’eccitazione è passato. E disfare ciò che si è fatto è praticamente impossibile. Vi devo forse ricordare le disavventure della campionessa di nuoto Laure Manaudou o di Jennifer Lawrence? E anche se vi reputate dei geek, la tecnologia ha un lato oscuro che non bisogna sottovalutare.

Detto questo, ecco qualche dritta per Sexfie sicuri!

Con che app o su che social condividere il Sexfie

  • Sui Social Media: tramite i messaggi privati di Facebook Messenger e Twitter. Ma attenzione: se state navigando da desktop su questi canali, il numero di messaggi non letti è visibile nell’icona in homepage. Ancora peggio, quando si è su Facebook la chat si apre in automatico, mostrando il contenuto del messaggio. Niente di più devastante se accade in presenza del vostro partner ufficiale… Consiglio di creare un profilo fake per gli scambi con l’amante!
  • Snapchat era un tempo il social perfetto per condividere foto che si “autodistruggevano” dopo pochi secondi. Aimè, gli sviluppatori hanno avuto la pessima idea di mettere a punto un sistema per salvare i contenuti. Dimenticatelo.
  • Instagram: i messaggi privati sono abbastanza sicuri. Ricordatevi però di NON usare alcun hashtag.
  • Whatsapp: senza dubbio più sicuro di Facebook.
  • Email: e perché no? Con un’accortezza: informatevi prima sul luogo di lavoro del destinatario: pensate a quello che potrebbe succedere se lavorasse in un open space!

NSFW Le quattro semplici lettere che fanno la differenza! Anche se non siete esperti di tecnologia, o di inglese, è una di quelle cose che è indispensabile conoscere quando ci si avventura nel terreno del Sexfie. NSFW sta per Not Safe For Work, ovvero tutto ciò che non ci farebbe fare una gran figura se aperto davanti ai colleghi (in particolare se il contenuto è di carattere sexy!). Messo nell’oggetto di un’email, ad esempio, avvisa il destinatario di aprire il messaggio in privato. Un’altra buona idea? Disattivare, nelle impostazioni del server di posta, l’opzione “mostra immagini esterne”. Giusto per evitare che, quando aprite l’email, le pudenda del vostro/a amante vengano visualizzate in tutto il loro splendore sul monitor 17 pollici dell’ufficio!

Attenzione alla sincronizzazione automatica!
Al giorno d’oggi, ogni infedele con un minimo di sale in zucca dovrebbe sapere come usare le nuove tecnologie e sapere che i nostri apparecchi (computer, smartphone, tablet) comunicano tra loro, condividendo, sincronizzando e salvando in automatico – a volte a nostra insaputa – a meno che non si dica loro manualmente di non farlo!

Tutto ciò ha ovviamente due rischi evidenti:

  1. La maggior parte di noi usa il suo smartphone sia nella vita personale sia sul lavoro. Occhio quindi a non sincronizzare i propri contatti del telefono sul computer dell’ufficio. Così facendo infatti, si importano anche tutti quei contenuti multimediali come foto e video che vorremmo rimanessero personali (tra cui i Sexfie…)
  2. L’opzione di condivisione automatica delle foto con amici e parenti che avete attivato secoli fa in tempi non sospetti (ad esempio con iCloud) può rivelarsi ancora più pericolosa! Se questa dimenticanza può essere fonte di un momento di ilarità tra colleghi, con la famiglia si trasforma in un disastro di proporzioni epiche! Provate a immaginare: la vostra (o il vostro) amante ha la piccante idea di chiudersi nella toilette per masturbarsi pensando a voi e decide di rendervi partecipe del momento hot inviandovi un grazioso Sexfie via messaggio sullo smartphone, che però è sincronizzato al vostro tablet, che guarda caso in quel momento vostra moglie (o marito) sta usando per ordinare un tappeto nuovo su Amazon… Vi faccio i miei migliori auguri per il vostro ritorno a casa. “Ah vabbè, ma è qualcuno che ha sbagliato numero!”, “Eh no caro, c’è il tuo nome nel messaggio…”.

Per fortuna c’è una soluzione molto semplice: evitare di usare i device personali per le comunicazioni con l’amante. Compratevi un secondo cellulare da tenere chiuso a chiave nel cassetto dell’ufficio e usate solo quello per la vostra corrispondenza adulterina.

Nascondete le foto
Se vi ostinate a usare il vostro solo e unico telefono (non sincronizzato, perdonate l’insistenza) per inviare e ricevere i Sexfie, sappiate almeno che esistono applicazioni che permettono di nascondere le foto, come ad esempio Private Photo Vault o Keepsafe (entrambe sia per iPhone che Androïd). Ancora meglio Spycalc, un app di gestione foto nascosta dietro l’icona di una semplice calcolatrice. Per i più esperti (e paranoici) c’è anche Encrypto, che nasconde le immagini e le rende invisibili nella libreria foto.

Ultime raccomandazioni:
Il Sexfie, come tutte le cose, è eccitante finché non diventa un’abitudine. Fatelo con moderazione e variate il soggetto! E soprattutto, fate sempre un double check per verificare che il destinatario sia quello giusto… non si sa mai!

Pierre Des Esseintes

Pierre Des Esseintes è un noto giornalista e scrittore francese specializzato in sesso. Laureato in sessuologia, Pierre ha diretto i magazine maschili Interconnexion e Union dove ha affrontato senza peli sulla lingua i più disparati argomenti legati alla sessualità maschile. Autore anche di numerosi romanzi erotici, così come della pluripremiata serie di documentari Libertime per l’emittente Planète A&E, Pierre si aggiunge alla cerchia di esperti di Gleeden per parlare di sesso, coppia e infedeltà dal punto di vista maschile.
Per Gleeden ha anche scritto il racconto erotico a puntate The Last Chance, di cui pubblica ogni mese un nuovo episodio in esclusiva per i lettori di Gleeden.