Secondo la psicologa Tammy Nelson i traditori si dividerebbero essenzialmente in due grandi gruppi.

 

Il mondo dell’infedeltà è un universo variegato e pieno di sfumature. Per questo generalizzare un tradimento non aiuta a capire pienamente perché sia avvenuto o che cosa avremmo potuto fare per prevenirlo.

Tuttavia, nonostante questa apparente molteplicità, secondo la terapista sessuale Tammy Nelson ci sarebbero essenzialmente due macro tipologie di tradimento e di traditori.

Quelli che tradiscono per chiudere

«È quando hai un’altra relazione perché non sai come terminare la prima». E generalmente in questa categoria rientrano soprattutto le donne. Gli infedeli che appartengono a questa categoria sono coloro che in maniera più o meno consapevole sono arrivati alla fine della loro relazione e si guardano intorno perché si sentono già sentimentalmente liberi. Peccato, però, che il partner non sia stato ancora informato della decisione…


 

Quelli che tradiscono per compensare

Agli antipodi rispetto alla prima categoria ci sono coloro che non vogliono dire addio al partner e cercano in un amante quello che non trovano nella relazione ufficiale. L’amante, in questo caso, funge da tappabuchi e fa sì che essi possano vivere un’esperienza dell’amore completa. L’esempio più comune? «Forse il loro matrimonio dà loro la convalida fisica ed emotiva, ma non stanno ottenendo il massimo dal punto di vista sessuale. Quindi cercano quello dal nuovo affair».


 

Non a caso il 67% degli infedeli presenti su Gleeden, il famoso sito per gli incontri extraconiugali, non ha mai pensato di lasciare il proprio compagno, ma di tradirlo e basta per poi tornare al loro matrimonio “e sentirsi perfettamente felici”.

«Forse – conclude la Nelson – non possiamo ottenere tutto ciò di cui abbiamo bisogno da una sola persona». Ed ecco spiegato perché a volte ne servono almeno due.

 

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