Quelle maledette spunte blu senza risposta da oggi hanno un nome

 

Questi americani e le relazioni telematiche! Ormai non c’è azione, consapevole o inconsapevole, a cui non venga affibbiato un nome evocativo. E stavolta tocca a quella (detestabile) abitudine di visualizzare il messaggio di un papabile pretendente ma di lasciarlo senza risposta per ore, giorni, settimane.

Che oggi si chiama “cricketing”, ovvero fare la cicala, ovvero “tirarsela”.


 

Belli i tempi in cui si poteva dire “scusa se non ti ho risposto, ma ho finito il credito”! E invece, con l’introduzione delle notifiche di lettura, oggi non c’è scampo per chi riceve un messaggio. Ignorare è ormai la peggiore delle offese.


 

Psicologi e sociologi del 2.0 ci stanno scrivendo interi articoli, sulla depressione da “visualizzato e non risposto” che pone la vittima (chiamiamola così) in uno stato di ansia crescente. Soprattutto quando il silenzio diventa prova lampante di un rifiuto.


 

Ansia! Per chi invia, ma anche per chi riceve. Perché una volta si diceva “domandare è lecito, rispondere è cortesia”. Oggi, invece, rispondere è diventato un dovere, pena passare per lo s****zo/a di turno (e magari finire alla gogna qualche gruppo Facebook con le prove schiaccianti della propria mancanza di tatto).

 

Come uscirne? Con tanta pazienza, selfcontrol e un pizzico di disinteresse. Imparando a non prendersi troppo sul serio e a non investire subito tutti i nostri sentimenti. In altre parole, impara a fare breezing.

 

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