Gelosia. Gestirla? Oppure semplicemente ignorarla se essa viene dal nostro partner ufficiale?

di Maïa Mazaurette

 
Controllare la gelosia (o ignorarla)
Non ci comportiamo tutti allo stesso modo davanti alla gelosia. Su una scala che va dal delitto d’onore (mi tradisci e io faccio fuori 150 persone) al candaulismo (mi tradisci e io guardo), la maggior parte di noi si trova in un punto intermedio, ossia in una zona che va dal tradimento che porta al divorzio fino ad un contratto esplicito dove si fa quel che si vuole senza raccontarlo all’altro. E i “poliamorosi” in tutto questo vanno in brodo di giuggiole.
Ma perché i “non-gelosi” sono così minoritari? Sapendo che possiamo interporre il ponte di Brooklyn tra il dire (in parole povere, il 90% delle persone dice che la fedeltà è un valore essenziale per un matrimonio riuscito) e il fare (la metà degli uomini e delle donne avrebbero tradito il partner almeno una volta)?

Cosa c’è alla base delle persone “non-gelose” e la loro esperienza è trasmissibile? Siamo condannati a sperimentare fino alla fine dei nostri giorni i tormenti del dubbio? Tra i fatti più ricorrenti:

È difficile essere gelosi quando non si ha mai sperimentato l’abbandono
Anche con tutta l’empatia di questo mondo, si deve conoscere un dolore prima di averne paura. I “non-gelosi” provengono spesso da famiglie stabili, senza storia. Alcuni non sono mai stati abbandonati. Nessun complesso di Edipo mal gestito, zero conti da regolare con la mancanza di attenzioni: per forza sono così tranquilli!

È difficile essere gelosi quando si ha qualcosa di specifico da poter offrire
Se abbiamo una nostra specialità (in particolare legata alla vita di coppia), possiamo capire perché il partner andrebbe alla ricerca di qualcosa di nuovo, ma sappiamo che la novità, per definizione, dura il tempo di una notte. L’altro finirà sempre per ritornare a casa perché troverà una vita più avventurosa, una sessualità più soddisfacente, una cucina da leccarsi i baffi. E credo che anche le persone più “banali” possano dare questa impressione di unicità: ci sono degli uomini e delle donne totalmente rassicurati dalla banalità e riconfortati dalla presenza di una quotidianità.

È difficile essere gelosi quando non si ha alcun desiderio di possedere l’altro
Le necessità emotive, o sessuali, possono esistere. Ma possono esistere anche oltre il nostro piccolo giardino. Se si parla di infedeltà classica (che non scopriremo mai) e il nostro partner non ci trascura particolarmente, il solo beneficio della fedeltà consiste nel sapere che la persona è fedele. Ma a cosa serve? L’altro ha troppo amore da dare, troppa libido, troppa voglia della sua contabile o del suo banchiere? È la sua vita. O allora è necessario far tatuare il proprio partner con: “siete pregati di richiamare questo numero, sarete ricompensati con 200 euro se riportate questo animale che si è perso”.

È difficile essere gelosi quando la relazione non è vitale
Si può essere molto romantici e non avere obiettivamente alcun dramma da attraversare in caso di infedeltà che condurrebbe ad una rottura: fin tanto che abbiamo un tetto sulla testa, e un grosso hamburger nel piatto, tutto andrà bene non è vero? Certamente questa situazione è un lusso per alcune persone in coppia, meno per altre che perderebbero non solo il partner, ma anche soldi e bambini.

Quando si è sicuri che l’altro ci ami
È risaputo, le coppie infedeli non sono meno innamorate delle altre coppie. A patto che non si voglia assolutamente confondere sesso e sentimenti e che non si voglia assolutamente considerare che possano esistere più sentimenti per diverse persone (a cominciare per l’amore paterno o materno e per l’amore romantico). Una bella relazione rimane una bella relazione qualsiasi cosa accada durante le “riunioni di lavoro”. Cercare altrove ok, ma andarsene proprio no. Ancora una volta, l’infedeltà non presenta rischi, allora perché essere gelosi?

Tra questi differenti fattori, alcuni non dipendono da noi (come l’educazione, la storia personale, la situazione economica). Ma ci sono margini di miglioramento. Degli spazi per giocare. E la possibilità molto reale di decidere quale persona volete essere: e se la gelosia fosse una scelta? E se decidessimo… di renderci la vita più semplice, rifiutando di essere la persona che non si fida, che spia, che vuol controllare tutto?

Rallentate la presa: meno rigidità, meno tensione, una vita coniugale più soddisfacente… e poiché è importante, meno notti insonni. Quando si sa che un’ora in più di sonno aumenta la libido femminile del 14%, direi che è tutto di guadagnato, no?

Maïa Mazaurette

Maïa Mazaurette è opinionista, autrice, sceneggiatrice, specializzata nelle tematiche di sessualità e “sexpert” ufficiale della rivista GQ Francia. A 36 anni, di cui 9 passati in giro per il mondo, vive oggi tra Parigi e New York. Maïa Mazaurette è autrice di diversi best-seller che, con uno sguardo tutto al femminile, portano alla luce questioni esistenziali sulla vita di coppia e sul genere maschile.
In esclusiva per Gleeden, Maïa tiene ogni mese sul blog la sua “Rubrica di Maïa Mazaurette dove, con il suo stile unico, scrive senza tabù di sesso, infedeltà e relazioni di coppia.