Yes. You. Can.

 

Se rompere con qualcuno è spiacevole (amante a termine compreso), è perché si finisce sempre per trasformare la cosa in un regolamento di conti. A quel punto lo scopo diventa ferirsi l’un l’altro, vomitarsi addosso cattiverie e rinfacciarsi errori e vecchi rancori.

Sappi però che una rottura “a lieto fine” è possibile. Se sai come fare, ovviamente.

 

Risparmiagli i dettagli

Quando si lascia ci si sente in colpa. Per questo cerchiamo di spiegare all’altro il motivo di questa decisione nei minimi dettagli. Dettagli che sovente non fanno altro che essere solo un’ulteriore pugnalata al cuore. “Sai domenica scorsa mentre eravamo a cena in quel ristorante in centro… e tu a un certo punto mi hai baciato la mano…? Ecco, in quel momento ho capito che non ti amavo più”. Ehm no, non gentile.
Piuttosto, sii conciso/a sui tuoi sentimenti e cerca di spiegare IN GENERALE perché le cose tra di voi hanno smesso di funzionare. E anche qui, risparmiati i dettagli, perché altro non sarebbero che una lista delle sue mancanze. Di nuovo, non gentile.
Solo mettendo a nudo i veri problemi e non le piccolezze potrai dare in mano all’altro gli strumenti per capire la tua decisione. E comprendere è il primo passo per superare.

Non mettergli le parole in bocca

Nel momento in cui decidi di lasciare l’altra persona, mettiti bene in testa che questa decisione è tua e tua soltanto. In poche parole, assumitene la piena responsabilità. Da qui, il divieto assoluto di uscirtene con frasi tipo “ammettilo, anche tu ormai non ti sforzi più” o “dai, è reciproco, nemmeno tu hai più voglia di me!” eccetera eccetera. Anche perché, spesso e volentieri, colui che lascia cerca ogni motivo valido per addossare la colpa all’altro, anche puntando il dito su cose che in realtà non ci sono. Lascia invece l’altro libero di esprimere la propria opinione, risentimento compreso. Dandogli lo spazio per dire la sua renderai il processo meno doloroso per entrambi.

Non addossargli tutte le colpe

Rimproverare può essere utile in una relazione: è un modo di comunicare e dà all’altro la possibilità di capire dagli errori e di rimettersi in discussione per migliorare la vita di coppia. Ma, se stai lasciando, significa che il tempo delle seconde chance è finito. È quindi inutile utilizzare il momento della rottura per rimproverare ancora una volta l’altro. Di nuovo, questa è una tua decisione: attieniti al copione “non sei tu, sono io” senza colpevolizzare l’altro ricordandogli cosa avrebbe dovuto fare – e che non ha fatto – per tenerti al suo fianco (es. “se non avessi pensato solo al lavoro”, “se solo non fossi così geloso”, “se solo non ti fossi lasciato andare così”). Se lo fai, conflitto e rancore sono garantiti. E non è proprio questo ciò che stai cerando di evitare?

Dai importanza anche a ciò che di bello c’è stato tra voi

Quale che sia la durata della relazione non dimenticare di ricordare a entrambi anche tutto ciò che di bello c’è stato tra voi: i bei momenti passati insieme, l’attrazione che avevate l’uno per l’altra e, in generale, tutto quello che hai amato di lui/lei. Non ridurre la vostra storia solo ai momenti brutti e non ridurre l’altro solo ai suoi difetti. Anche se i tuoi sentimenti sono cambiati, cerca di rispettare quelli che lui/lei potrebbe ancora avere per te.

Non dare false speranze

Se la rottura, per te, è davvero definitiva, rendila tale anche per lui. Niente pause di riflessione, niente break per fingere di capire quello che il tuo cuore sa già benissimo. Anche se è durissima, e questa sembra la via più facile e indolore, per lasciarsi bene, è indispensabile essere chiari, fermi, adamantini. È finita, punto. Dare false speranze, lasciare aperture, non fa altro che lasciare l’altra persona sospesa nel dubbio e prolungare la sua agonia. Meglio una rottura pulita, che non rischia di infettarsi.