Tutte le coppie prima o poi incappano in questo incidente di percorso.
Molto spesso si tratta solo di una sbandata, un piccolo flirt di una sera, un bacio e nulla più. Altre volte va oltre il semplice bacio, ma continua a essere una storiella di una notte che si conclude con la fine della serata. In altri casi, più di quanti si possa credere, assume il carattere di una vera e propria storia parallela che convive con la storia ufficiale.

Cosa fare quando si scopre di essere la persona che è stata tradita? Bisogna perdonare oppure essere intransigenti? è diverso se il vostro lui o la vostra lei vi tradisce per una sola notte o per più tempo?

È difficile rispondere a questo tipo di domande, soprattutto quando non ci si trova nella situazione. Teoricamente è tutto semplice ed è quello che ci ripetiamo, soprattutto noi donne, fin dalle prime storie d’amore: “il perdono non si concede, chi ha tradito può rifarlo, se io non ho mai tradito non vedo perché lui/lei non potesse fare altrettanto”. Siamo tutti d’accordo. Le cose diventano difficili quando ci troviamo vittime della situazione in questione.

Cosa si deve fare in una situazione del genere? Si puo’ perdonare oppure bisogna rimanere fermi nella propria convinzione? Il perdono è un segno d’amore oppure di debolezza?

Le cose cambiano, come forse è giusto che sia, a seconda dell’età in cui ci troviamo. Da adolescenti è pressoche impossibile perdonare un tradimento. Quando si è un po’ più grandi difficilmente si accetta un tradimento dalla persona con la quale si sta, ma la possibilità di perdonare aumenta se la storia è di quelle lunghe che potrebbero sfociare in matrimoni o convivenze. Dopo sposati per molte coppie, non tutte ovviamente, il perdono sembra un tacito accordo, come se con l’avanzare del tempo ci si rendesse conto che l’essere umano non è monogamo di natura.

La comprensione diventa maggiore e perdonare diventa soprattutto un segno d’amore, verso la propria coppia, la propria famiglia, insomma verso la propria vita. Non si tratta di rasseganzione, ma piuttosto di consapevolezza. Molto spesso si dice che le colpe in una coppia stanno da ambo le parti. Insomma, tutti possono sbagliare, anche noi, e l’errore in una coppia volenti o nolenti si condivide. Perdonare, allora, significa dare e darsi un’altra possibilità. E, tuttavia, questo tipo di perdono lo si offre solo nel caso di tradimenti occasionali. Per quanto riguarda chi intraprende storie parallele ingannando e vivendo doppie vite o per quelli che ripetutamente abusano della pazienza del proprio partner, a questi il perdono non sembra per niente accordato. Qui non c’è segno d’amore che tenga.

Tuttavia ci sono persone che, anche nel caso di tradimenti ripetuti e costanti nel tempo, accordano il perdono al proprio coniuge. La scusa che viene sempre utilizzata è del genere: “la/lo amo tropo per poterlo/a perdere”. Molto spesso non è questione di amore ma soltanto di debolezza. Ci si attacca a qualcuno e ci si vede persi senza quella persona. Le perdoneremmo tutto; molto spesso qui l’amore non c’entra, è solo la paura di rimanere soli. Paura forse di perdere tutto e di non sapersi rialzare. Bisogna imparare a credere che non è cosí, che si è indipendenti.

È assolutamente necessario avere il proprio spazio al di fuori della coppia, coltivare il proprio giardino segreto, un luogo in cui siamo al riparo da tutto e tutti e possiamo decidere noi con chi e fin dove arrivare! Gleeden offre anche questo, soprattutto alle donne che spesso credono di non potere vivere senza il loro uomo; uno spazio dove non si deve necessariamente passare all’atto, ma si può anche lasciarsi andare liberi di parlare e di osare.