Chi lo ha detto che non si possa essere gelosi in una relazione extraconiugale? Lo sfogo di Alexander.

 

La mia Lily è andata fuori città per lavoro per seguire uno shooting. In una delle nostre ultime conversazioni, mi ha raccontato di come si fosse trovata molto bene, e in particolare con una persona. Una “bella esperienza a livello umano”, l’aveva definita. Tutto molto innocente, se non che il mio cervello ha cominciato a ruminarci su.

E, strisciante, il tarlo della gelosia ha iniziato a farmi pensare e ripensare a una sua frase: “è stato bello fare colazione con qualcuno che apprezza il tuo silenzio la mattina”, riferendosi a uno degli attori.

Una colazione silenziosa… Ma la notte che aveva preceduto questa colazione era stata altrettanto tranquilla? E che cosa intende quando dice di aver avuto una bella esperienza a livello umano”? L’aver incontrato un bel manzo latino-americano sul set?

Lily è una donna molto bella. Ha usato il suo fascino su di lui, così come ai tempi lo aveva usato con me? L’amore non si pianifica, capita. Anche nelle relazioni extraconiugali. E questo sentimento ti prende, ti confonde, ti fa fare cazzate che a cose normali non faresti mai.

Tipo andare nel suo quartiere con la paura di trovarla seduta a un bar con qualcun altro. Ti spinge a farti del male, ad auto mutilarti, a immaginare l’inimmaginabile. La carne è debole. Lei tra le braccia di un altro. E non vivi più, non ti fidi più. Fai domande, metti tutto in questione.

Ah, gelosia, in che mostri ci trasformi? E allora bisogna prendere le distanze, fidarsi dell’altro e aspettare che torni da noi.

Ma è giusto soffrire così? Perché ci torturiamo di continuo con pensiero che l’altro ci possa essere infedele? No, mi rifiuto. Allora esco, mi diverto e aspetto il momento del nostro prossimo incontro. Più facile scriverlo che farlo, lo ammetto.

 

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