Discreta_35 racconta che cosa l’ha spinta a iscriversi a Gleeden e che cosa vi ha trovato

 

Perché Gleeden… per uno dei motivi più banali, probabilmente: coppia sonnacchiosa, lavoro soddisfacente, ma a casa la mamma ha rimpiazzato l’amante negli occhi del mio uomo. E poi forse, un po’ di crisi di mezz’età.

Quarant’anni sono dietro l’angolo, stanno arrivando, ma ho avuto i miei figli quando ero molto giovane… ho fatto tutto molto giovane… laureata a 21 anni, manager a 21 anni e mezzo, mamma a 23… nessuna voglia di buttare tutto all’aria, anche se… Comunque sia, intenzionata a proteggere i miei figli (di 15, 11 e 8 anni).

E poi questa domanda lancinante: sei sicura di aver vissuto davvero? Non ci sono follie che un giorno ti pentirai di non aver fatto?

Non saprò mai perché una mattina più delle altre mi sono sentita come la Lucy Jordan della canzone (di Shel Silverstein, ndr). Voglia di vivere, d’esistere, di vedermi negli occhi di qualcuno diverso da colui che incarna il mio quotidiano… di avere un giardino segreto, un qualcuno con cui sfogarmi senza freni né giudizi. Una complicità mentale… Ripenso a quel sito di cui ho sentito tanto parlare… Gleeden… adulterio, tentazione, cogliere il frutto proibito… parole in sintonia con quello che stavo provando. Perché non andare a vedere, allora? Una sera, come d’abitudine, ho un po’ di lavoro da finire a casa. Accendo il computer, passo alla modalità di navigazione anonima su Google e digito “gleeden”.

Ed eccomi sul sito: ne percorro le pagine ad accesso libero e poi mi dico che così non vedo niente. Allora mi creo un profilo. Di solito odio inventarmi nomi quando mi registro sui forum, stavolta invece mi è venuto spontaneo. Subito mi arrivano due messaggi, che poi non porteranno a niente. Se non la voglia di continuare questi scambi, via messaggio privato o chat, che non mi lascerà più.

Poi all’improvviso un nuovo contatto: ci scambiamo qualche messaggio. Si accende la scintilla, le nostre personalità corrispondono. Nessuna foto, non ce n’è bisogno, non sono quelle che contano.

Sento il cuore che inizia a battere di nuovo, a ogni nuovo messaggio. E niente, eccomi di nuovo adolescente!

La maturità della vita adulta e la leggerezza dell’adolescenza, ecco ciò di cui si nutre questa storia parallela. Un invito a cena… presto, mi serve una scusa! La trovo: un seminario professionale che finisce la sera tardi, cosa abbastanza frequente nella mia professione.

Ci inviamo l’una le foto dell’altro via mail: quello che vedo mi intriga.

Il cuore batte sempre più forte mano a mano che mi avvicino al luogo dell’appuntamento… strategie adolescenziali: non arrivare troppo presto, ma nemmeno in ritardo. Lo riconoscerò subito? Mi troverà diversa dalla foto? Ho deciso di presentarmi al naturale, voglio piacergli rimanendo me stessa: non ho voglia di fare l’attrice in questa occasione. Ed eccolo lì. Viene verso di me… la familiarità è immediata, il contatto viene spontaneo, abbiamo l’impressione di conoscerci da sempre. Andiamo a bere qualcosa, poi a cena in un ristorante semplice e carino. Nessun momento imbarazzante, nessun silenzio… come è possibile essere così in sintonia, tanto da avere profili praticamente identici? Pensate che il mio nickname è la sua frase di presentazione…

Ci siamo dimenticati di che ore fossero… al punto che mi sono sentita un po’ Cenerentola quella notte, se non che il mio principe azzurro non era una fiaba 

Abbiamo camminato insieme e siamo tornati dove ci siamo diamo dati appuntamento, con la voglia di averne un altro, di vederci ancora. Ci salutiamo… un bacio a fior di labbra che poi diventa qualcosa di più… all’improvviso ho vent’anni.

L’appuntamento è stato solo l’inizio della storia. Il seguito si è piano piano scritto negli appuntamenti magici che ci siamo regalati e che appartengono solo a noi.

La vita quotidiana, la routine, la noia, oggi tutto è sopportabile perché la prospettiva di questi momenti dove il tempo è sospeso e l’aria è più leggera mi fanno accettare i compromessi.

Continuiamo a sentirci su Gleeden… il tono è diverso a seconda del momento: dolce, sensuale, serio… tutto dipende da quello che vogliamo portare nel nostro giardino segreto.

L’amore che provavo per mio marito ha ormai lasciato il posto a un affetto profondo e sincero ma senza adrenalina. In cambio, lui ha guadagnato una moglie, infedele sì ma soddisfatta, che ha reso la casa un posto più dolce e rilassato per tutti.

Sicuramente vado contro la morale… ma credo che sia contro la morale anche distruggere la propria vita e quella del proprio compagno con le amarezze e i rimpianti che arrivano col tempo.

E poi pazienza. Adesso ho vent’anni… e questo cambia tutto.

 

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