
Secondo uno studio condotto dalla McGill University di Montreal, in Canada, avere rapporti sessuali frequenti ha effetti positivi sulla memoria, soprattutto per le donne.
Che fare l’amore apporti molteplici benefici al nostro corpo è stato ampiamente dimostrato da numerosi studi scientifici. L’ultimo in ordine cronologico è quello pubblicato a novembre 2016 dai ricercatori della McGill University di Montreal negli Archives of Sexual Behavior che hanno rilevato come il rapporto sessuale frequente è positivamente associato con la capacità delle giovani donne a ricordare parole astratte.
I ricercatori hanno indagato sul fatto se consumare molti rapporti fosse o meno associato a un aumento della neurogenesi, cioè la crescita del tessuto nervoso nell’ippocampo, favorendo, di conseguenza, una migliore prestazione della memoria. Lo studio è stato condotto su un campione di 78 donne eterosessuali di età inferiore ai 30 anni.
Incrociando i dati forniti dalle partecipanti sulle loro abitudini sessuali (sia per quanto riguarda i comportamenti sessuali che sull’utilizzo o meno di contraccettivi) con il loro GPA – il Grade Point Average, la media americana dei voti dello studente – e con i risultati ottenuti nei test di valutazione della memoria visiva associata alle parole astratte, i ricercatori hanno scoperto che la frequenza del rapporto PVI (Pene-Vagina) era positivamente associato con punteggi di memoria per le parole astratte. Le donne che hanno riferito una frequenza elevata di attività sessuale hanno dimostrato punteggi di memoria più elevati rispetto a quelle donne che hanno riferito di non fare sesso o di avere una bassa frequenza di rapporti sessuali.
«Possiamo interpretare questa osservazione – scrivono gli autori dello studio – come un segno della relazione tra la frequenza dei rapporti sessuali e la sensibilità astratta alle parole associata alla funzione della memoria che dipende dall’ippocampo».
L’analisi ha mostrato inoltre che la frequenza di raggiungimento dell’orgasmo durante il PVI non era significativamente associata ai punteggi di sensibilità per le parole astratte per le donne che stavano assumendo contraccettivi orali, ma è stata significativa per quelle che non ricorrevano a contraccettivi. Tuttavia, non è ancora chiaro se raggiungere l’orgasmo coinvolga la memoria.
Una spiegazione ovvia è che il rapporto sessuale sia una forma di esercizio fisico, e numerosi studi hanno dimostrato una relazione tra l’attività fisica e una maggiore cognizione. Inoltre, il sesso è noto per combattere la depressione e lo stress, entrambi responsabili dell’alterazione della memoria.
Ma i ricercatori della McGill hanno messo in luce un ulteriore fattore come possibile causa di questa dinamica, il cosiddetto “aspetto ricompensa” del sesso. Jens Pruessner, professore di psicologia presso l’università e coautore dello studio, spiega: «è dimostrato che le sostanze chimiche coinvolte con la segnalazione di ricompensa al cervello – ormoni e neurotrasmettitori – sono associate sia con la memoria, sia con l’attività sessuale. Quindi è possibile ipotizzare che entrambe siano associate con la ricompensa».
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