Considerato il Santo Graal del sesso, l’orgasmo femminile alimenta i dibattiti degli scienziati di tutto il mondo. E a quanto pare non ha ancora finito di rivelare tutti i suoi segreti.

 

Secondo una nuovo studio, condotto stavolta dalla Concordia University di Montreal, la donna ha, al contrario dell’uomo, una significativa varietà di “esperienze orgasmiche”.

Alla base di questa nuova ricerca, la volontà di determinare se l’orgasmo femminile sia possibile tramite la sola penetrazione o se, come tanto si è detto, una stimolazione del clitoride sia sempre necessaria.

I ricercatori canadesi si sono quindi concentrati sul determinare quali fossero le fonti di stimolazione sensoriale che portano una donna all’orgasmo individuando quattro principali zone “orgasmiche”: il clitoride, le pareti interne della vagina, il collo dell’utero e un quarta zona, detta non genitale, che comprende le altri parti del corpo considerate erogene come labbra, capezzoli, i lobi delle orecchie, il collo e persino le dita dei piedi.

L’orgasmo femminile non dipende quindi dalla sola penetrazione, né tantomeno dalla sola stimolazione clitoridea, ma arriva piuttosto in conseguenza della stimolazione combinata di multiple parti del corpo, genitali e non.

La combinazione esatta, ovviamente, non esiste e dipende da donna a donna, come hanno potuto rilevare gli scienziati. Un invito a usare l’immaginazione, quindi, e a trovare da soli la “formula magica” per portare la partner al settimo cielo!